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#Mengoni50Platino
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- il Lun 10 Giu 2019, 20:32
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Onde Remix
#Onde, #Guerriero, #ProntoACorrere: sono 3 i brani in Top classifica #airplay italiana per @MengoniMarco pic.twitter.com/babaXeWvdd
— EarOne (@earonemusic) 20 giugno 2017
- il Mar 20 Giu 2017, 16:23
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MengoniLive 2016 Articoli dal web e dalla carta stampata
Innanzitutto per l’interpretazione dei brani. Ha stregato tutti con la sua voce, potente e avvolgente più del solito. Nota dopo nota, ha messo da parte ansie e paure, per sciogliersi completamente e cantare come mai in passato. “Libero, libero, mi sento libero”. E così è stato. Mai come ora, Mengoni si sente libero di esprimersi e di dare tutto se stesso sul palco. Ieri, da vero cavallo di razza, ha corso a briglie sciolte, è apparso molto più sicuro di sé e consapevole delle sue qualità. Dall’inizio alla fine dello show (due ore piene di emozioni e di divertimento), ha giocato con le parole e con gli strumenti, sfruttando le corde vocali per creare nuove sfumature.
La voce, dicevamo. Tonalità alte, basse, in un saliscendi di virtuosismi mai banali, né spocchiosi. Marco Mengoni è la voce capace di accarezzare le note di una chitarra, di sovrastare il ritmo martellante di una batteria o di esplodere con il suono di una tromba o di un pianoforte. La prima delle due tappe milanesi del suo MengoniLive2016 è stato un vero successo soprattutto per la magia della sua performance vocale. Ma l’artista di Ronciglione ha conquistato il pubblico anche grazie alla simpatia che lo contraddistingue, alla voglia insaziabile di scherzare con i musicisti, con le coriste e con i fan sottopalco. Marco si è divertito come un bambino, saltellando felice sul palco, volando (nel vero senso della parola) sopra al pubblico, ballando tra ritmi dance e reggae senza mai fermarsi. Uno spettacolo nello spettacolo, insomma, impreziosito da una scenografia di livello internazionale, ultratecnologica, tra luci fluo, laser, megaschermi posizionati sia sul main stage, sia al centro del parterre. Una produzione mastodontica, moderna e di forte impatto visivo, ma che non ha scalfito la bellezza intima e poetica dello spettacolo musicale.
Altro motivo per cui il concerto di ieri sera è stato uno dei migliori di Marco, è la scaletta. Oltre venti i brani portati al forum di Assago, tra passato e presente. I fan della prima ora, lo zoccolo duro dell’Esercito si è commosso più volte ascoltando canzoni come In un giorno qualunque e L’essenziale (che Marco ha dedicato ai fan, definendoli “la mia medicina”), ma hanno anche ballato e cantato a squarciagola sulle note di Pronto a correre, Non me ne accorgo e Tonight (stravolta, ancora una volta, rispetto all’originale). E che dire di I Got The Fear e di Freedom? Due pezzi carichi di adrenalina (il primo tratto dal disco #Prontoacorrere, l’altro una cover della hit di Pharrell Williams) che hanno trasformato il Mediolanum Forum in una vera bolgia. Ma Marco Mengoni a Milano ha riservato anche tante sorprese, come le canzoni inedite(Onde, Se imparassimo, già amatissime da tutti i fan) e la festa disco al ritmo indiavolato di Una parola, I Feel Love (successo di Donna Summer) e Io ti aspetto.
Tra i momenti più emozionanti, l’intro del concerto con l’incantevole Ti ho voluto bene veramente, la magica Esseri umani (con Marco seduto in poltrona, sospeso in aria, a diversi metri da terra) e l’ipnotica La valle dei Re, resa maggiormente eterea grazie a un nuovo arrangiamento e alle immagini proiettate sugli schermi. Il finale del concerto è stato un crescendo di intensità e di coinvolgimento emotivo e fisico: dopo Guerriero, una delle canzoni simbolo del “nuovo” percorso di Mengoni, i saluti conclusivi con due specialissime cover reggae: Jammin’ e Could You Be Loved di Bob Marley, ad esaltare il pubblico che proprio non ne voleva sapere di andarsene dal palazzetto.
A Marco va riconosciuto il merito di amare veramente la musica, in tutte le sue forme, di osare con coraggio, di dare sempre il massimo ad ogni concerto, sia esso in un teatrino di provincia oppure in un palazzetto di fronte a decine di migliaia di occhi. Ed è proprio in quegli occhi, quegli sguardi di attesa e di affetto, che trova il senso di tutto ciò che fa. Lo ha confermato lui stesso: «Spesso se mi vedete tra le nuvole è perché mi fermo un attimo a pensare. Vado sempre di corsa. E non ho mai il tempo di godermirealmente le cose belle che mi accadono. Questa sera ho di fronte a me così tanta bellezza che non potete nemmeno immaginare. Vorrei prestavi i miei occhi per farvi vedere questa meraviglia».
- il Gio 17 Nov 2016, 14:13
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Cazzeggio
...e non finisce qui#ProntoACorrere #ParoleInCircolo #LEssenziale di @MengoniMarco rientrano #Top100 #classifica parziale #airplay #ita pic.twitter.com/ZICvk9PSn8
— EarOne (@earonemusic) 6 settembre 2016
l'essenziale....in top








incredibile

LOCARNO MOON AND STARS 8 luglio
@mengonimarcoofficial tramite Twitter: "Senza mai nessun freno. #MengoniLiveinLocarno" #marco #mengoni #marcomengoni #mengonilive2016 #ilmiomengonilive2016 #guerriero #esercito #paroleincircolo #lecosechenonho #prontoacorrere #dischi #platino #mtv #arena #verona #relive #radioitalialive #italia #italy #concerto #musica #fan #amore #love #cute #happy #followme
- il Ven 08 Lug 2016, 21:19
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MengoniLive 2016 Articoli dal web e dalla carta stampata
http://www.onstageweb.com/recensione-concerto/marco-mengoni-torino-28-aprile-2016-recensione/Pala Alpitour, Torino, 28 aprile 2016. Non un semplice concerto ma una vera e propria esperienza sensoriale. Ieri sera Marco Mengoni ha davvero superato se stesso, regalando un live da sogno, ricco di ottima musica, di immagini suggestive e di momenti di profonda riflessione. Insomma, molta carne sul fuoco ma anche tanta, tantissima qualità in questa prima tappa del tour #MengoniLive2016.
In un Pala Alpitour gremito e addobbato a festa, l’artista 27enne non si è risparmiato un secondo e ha ballato, suonato e cantato per oltre due ore di grande spettacolo. Non uno, ma ben due i palchi allestiti per l’occasione (uno di forma sferica, l’altro di forma cilindrica posto al centro del parterre). Oltre 140 i metri quadrati di schermo distribuiti su cubi giganti ultratecnologici e dinamici, una pioggia infinita di effetti speciali che ha investito completamente il palasport, luci laser colorate, grafiche tridimensionali, app per interagire con il pubblico, per una produzione di livello internazionale che ha stupito le migliaia di persone presenti.
Marco Mengoni è un guerriero che sa battersi per amore della musica e della vita. Lo confermano i testi delle canzoni, poesie capaci di lanciare messaggi di speranza e di iniettare energia positiva a chi li ascolta; lo dice lo sguardo infuocato con cui osserva ciò che lo circonda e la voce straordinaria con la quale racconta questo mondo ferito e sofferente, bisognoso di buoni sentimenti e di sorrisi. Marco ieri sera è stato un dispensatore di ottimismo e adrenalina, portando a Torino un concerto studiato nei minimi dettagli, mai noioso né banale. Che fosse bravo, ma bravo davvero, ce ne eravamo accorti da tempo, già dalle sue prime performance a X Factor nel 2009 e, ancor più, a Sanremo 2013. Oggi, però, ritroviamo un Mengoni più consapevole delle proprie scelte, in continua evoluzione. Abbiamo di fronte un giovane artista coraggioso, che sa osare dal vivo, dalle idee chiare e che punta dritto al successo anche fuori dai confini nazionali. Non a caso le scenografie mozzafiato e gli arrangiamenti di tutti i brani in scaletta in questo ultimo tour sono perlopiù opera sua: un segno tangibile che l’artista non si tira indietro, ama sporcarsi le mani ed essere sempre più protagonista delle proprie decisioni e della propria carriera. Marco ci mette testa e cuore, Marco cammina con umiltà ma anche con grinta e coerenza nel mondo delle sette note. La dimensione live è sempre più la sua vera casa, il palcoscenico è la tela ideale sulla quale riversare la sua incontenibile creatività e umanità.
La scaletta del #Mengonilive2016 non presenta grossi stravolgimenti rispetto a quella del precedente tour (conclusosi meno di un anno fa) ma gli arrangiamenti sono tutta un’altra cosa. Le canzoni proposte ieri a Torino sono estrapolate principalmente dagli ultimi tre album di Mengoni, in particolare da Parole in circolo e Le cose che non ho, entrambi multiplatino. A rompere il ghiaccio, infatti, è stato Ti ho voluto bene veramente, singolo che ha lanciato l’ultimo progetto in studio e che Marco ha cantato all’interno di un cubo gigante posto sul palco principale. Emozionante la nuova versione di Non me ne accorgo(una delle perle di #Prontoacorrere, disco del 2013), qui più potente e raffinata, impreziosita dal suono di strumenti a fiato e dal ritmo incalzante delle tastiere. DopoNemmeno un grammo (molto tribale con tanto di duetto con le bravissime coriste), eccoResti indifferente (le cui note e parole sono state accompagnate da splendide immagini in bianco e nero). Ancora due pezzi da novanta: Parole in circolo, tra luci verde acqua e movimenti di bacino sul palco, ed Esseri umani, preceduto da un video in cui lo stesso cantautore recita un monologo sui valori della famiglia e sull’importanza del rispetto e dell’amore in tutte le sue sfumature. Marco ha cantato questo brano seduto su una poltrona sospesa a diversi metri di altezza (come era accaduto nel precedente tour) mostrando, questa volta, maggiore sicurezza.
Dopo l’incantevole Ricorderai l’amore, momento amarcord con Dove si vola, primissimo successo di Mengoni, partorito a X Factor. Ancora ricordi con Pronto a correre, sul quale si è sviluppato uno degli effetti speciali più coinvolgenti dell’intero show: lo schermo gigante si è infatti scomposto, mentre due frammenti-satelliti hanno raggiunto Marco sospeso nel vuoto sopra al pubblico, fino a raggiungere il secondo palco al centro del parterre (“mi sento come James Bond”, ha dichiarato l’artista, ridendo). È stato questo, forse, il momento più intimo e sentito del concerto, con l’artista vicinissimo ai suoi fan, tra sguardi complici e mani strette al cuore. Colonna sonora di questi minuti di forti emozioni, Ad occhi chiusi, incorniciata da laser puntati un po’ ovunque, Solo, magicamente stravolta grazie al nuovo arrangiamento, Mai e per sempre e In un giorno qualunque, sempre empatica.
Il super concerto di Torino è proseguito poi con Tonight, con uno special quadro visivo optical, e con il funky travolgente di I Got The Fear e di Freedom, cover della hit di Pharrel Williams, che il palazzetto ha cantato a squarciagola. Dopo Solo due satelliti, nuovo singolo scritto da Giuliano Sangiorgi, in uscita oggi, è arrivato L’Essenziale, brano con il quale Mengoni ha trionfato a Sanremo nel 2013 e che ha dato una svolta alla sua carriera. Tra l’eterea La Valle dei Re (regalo di Cesare Cremonini), Non passerai (in versione piano-voce con le coriste), lo show di Mengoni ha ceduto il passo alla dance e al divertimento, grazie a un triplete di brani tutti da ballare: Una parola, La nostra estate e Io ti aspetto, un’esplosione di colori, ritmo ed energia.
Il gran finale è tutto per Guerriero: intro da brividi, Marco travestito da vero guerriero a dettare il ritmo mentre i monitor alle sue spalle prendevano vita, infuocati. E proprio quando il pubblico in parterre e sugli spalti si apprestava a guadagnare l’uscita, con la pancia piena di bei ricordi, ecco ripresentarsi sul palco il Mengoni che non ti aspetti (o forse sì): non pienamente sazio, Marco ha deliziato tutti con il suo personalissimo omaggio a Prince. È Kiss la canzone scelta per salutare l’artista scomparso e congedare le migliaia di fan, la ciliegina sulla torta che ha concluso nel migliori dei modi una serata pressoché perfetta sotto molti punti di vista – a cominciare da quello umano.
- il Ven 29 Apr 2016, 17:31
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MengoniLive 2016 Articoli dal web e dalla carta stampata
29 aprile 2016http://www.rtl.it/notizie/recensioni/]Recensioni
http://www.rtl.it/notizie/recensioni/concerti
Marco Mengoni: live spettacolare, energico e maturo
E' partito da Torino il nuovo tour del cantante che stupisce con effetti speciali e a sorpresa omaggia Prince
Si diverte e fa divertire per due ore e dieci circa di concerto. Marco Mengoni riparte con #MengoniLive2016 da Torino mettendo a segno già tredici palazzetti su quindici sold out. Uno show caratterizzato da una corposa ed eccezionale band con tromba, trombone e fiati a cui si aggiungono due straordinarie Barbara Comi e Yvonne Park. Queste ultime due sono fondamentali in diversi momenti del live perché sottolineano - quasi a sorpresa - la vena black di Marco Mengoni. Una scaletta ricca di 24 canzoni - molte delle quali riarrangiate - si apre con "Ti ho voluto bene veramente" e si chiude con "Guerriero". Dopo l'ultima canzone con luci accese Mengoni è uscito per l'ultimo saluto e l'omaggio a Prince con "Kiss". "Inizialmente questo spettacolo era nato per essere intimo - ci ha spiegato Marco dietro le quinte - ma poi ho voluto impreziosirlo con una band forte, un muro di schermi che si scompone e una pedana al centro del palazzetto perché voglio vedere negli occhi chi ha comprato il biglietto ed è venuto lì per me". E' lo spettacolo più maturo del cantante che si mostra pronto per affrontare le platee europee perché dal 12 novembre ci saranno altri 19 appuntamenti in Italia e per la prima volta calcherà i palchi europei da Parigi a Vienna.
Il cuore dello spettacolo è segnato da #prontoacorrere in cui lo schermo gigante (enorme e spettacolare) alle spalle di Mengoni si scompone in due frammenti che rimangono sospesi in mezzo al pubblico, assieme al cantante che nel frattempo vola verso il palchetto principale. Ed è lì che si consuma il rapporto fisico tra artista e fan con brani come "Ad occhi chiusi", "Solo", "Mai per sempre" e la straordinaria "In un giorno qualunque". Notevole la cover di "Freedom" di Pharrell in cui all'improvviso il cantante fa da corista alle sue... coriste bravissime. Insomma è lo spettacolo più maturo in sette anni di carriera, per sua stessa ammissione Mengoni non si sente pronto per gli stadi, passo dopo passo e con umiltà riuscirà a mettere a segno anche quelli.
"Questo è più che altro il concerto della band di Marco Mengoni - spiega Marco - Soprattutto perché insieme raccogliamo grandi soddisfazioni per i nuovi arrangiamenti anche dei miei ultimi due album. Ad esempio il nuovo singolo Solo due satelliti l'abbiamo un po' stravolto e secondo me è venuto molto bene".
Dunque soddisfatto del risultato?
Chi mi conosce molto bene sa che non mi accontento mai e ogni volta che ascolto un disco finito dico sempre che avrei potuto farlo meglio. Per questo o voluto rivoluzionare dal punto di vista musicale un po' di canzoni di questa scaletta.
Il bilancio ad oggi qual è?
Sento comunque di essere cresciuto, maturato sempre con in testa prospettive verso il futuro. Ad sempio ho lavorato a questo nuovo spettacolo mentre ero ancora in tour qualche mese fa.
Perché ripartire da Torino?
Perché il Pala Alpitour mi ha sempre fatto paura però quest'anno grazie alla scenografia divisa in due mi sembra più a portata di mano (ride, ndr).
Ci sarà un omaggio a Prince?
Già in passato ho omaggiato sia Prince che David Bowie, due mostri sacri della musica e che per me hanno rappresentato molto, sono cresciuto ascoltando la loro musica e ho anche cercato di emularli. Comunque per ora non ho previsto alcun tributo (e poi proprio a Torino e al termine del concerto ha cantato Prince, ndr).
"Esseri Umani" tocca argomenti importanti e con Paola Cortellesi avete anche affrontato in tv il tema del bullismo...
In questi sette anni ho conosciuto diversi miei fan che mi hanno raccontato le loro problematiche dovute alle parole violente che spesso creano conseguenze gravi come l'anoressia o la bulimia. Ricordo una ragazza che venne da me dicendo che non si amava. Le ho fatto vedere uno specchio e le ho detto 'questa sei tu, unica con tutti i pregi e difetti, sarai sempre speciale e te stessa'. Da allora un po' la sua vita è cambiata, si è sposata ha avuto un bambino ed è felice. Ogni volta che vado nella sua città ci vediamo e raccontiamo. Sono felice per lei.
(Foto di Francesco Prandoni)



- il Ven 29 Apr 2016, 13:38
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